Un passo verso il futuro
SEV ha compiuto il più significativo passo verso la crescita e lo sviluppo dalla costituzione della Federazione Energia
Raiffeisen, avvenuta nel lontano inverno 2006. L’Unione ha infatti accresciuto ulteriormente il proprio personale per far fronte ad alcuni ambiti di servizi centralizzati, che in passato erano stati esternalizzati e che ora saranno svolti
internamente, come la negoziazione di energia o la creazione di un centro di calcolo. Tale espansione ha richiesto una nuova struttura organizzativa, articolata in quattro ambiti principali: service, data, mobility e trading. La “nuova” SEV è stata presentata oggi alle aziende aderenti, in occasione dell’assemblea generale che si è svolta a porte chiuse a Castel Firmiano.
Il 1° maggio entrerà in esercizio il nuovo centro di calcolo (SEV Data): SEV si farà così carico della telelettura dei contatori per i distributori di energia, nonché della gestione delle reti sotto il profilo tecnico-amministrativo e dell’elaborazione dei dati dei clienti per l’emissione delle fatture. Da aprile dello scorso anno, SEV è stata ammessa alla Borsa elettrica di Milano in veste di trader e, da allora, i suoi soci possono svolgere tutte le operazioni di compravendita di energia attraverso la sua
struttura. In tal modo, l’Unione schiude ai propri membri l’accesso a mercati energetici complessi: delegando la negoziazione di energia a SEV, i soci non supportano solo la loro azienda, poiché gli utili derivanti vengono investiti nel
miglioramento e nello sviluppo dell’offerta di servizi, sempre a loro beneficio.
“Ora siamo in grado di coprire tutti gli ambiti che rivestono importanza per i nostri soci”, ha affermato il presidente Hanspeter Fuchs oggi nel suo discorso di benvenuto. Tale espansione ha richiesto una nuova struttura organizzativa, articolata in quattro ambiti principali: Sev Service, Sev Data, Sev Mobility e Sev Tading.
Rispetto al comparto “mobility”, nella primavera 2016, SEV ha negoziato con Nissan, produttore di Leaf, il veicolo
elettrico più venduto, un’offerta full service che consente a soci e non soci l’acquisto delle vetture di questa casa automobilistica a prezzi vantaggiosi. Lo sconto concesso da SEV eccede, tra l’altro, l’entità del premio provinciale per l’acquisto di auto elettriche, rendendone l’utilizzo ancora più allettante.
SEV non si propone “solo” come fornitore di servizi, ma esercita anche con successo l’attività di lobby, rappresentando i propri soci e prestando servizi concreti. L’Unione interloquisce infatti con la burocrazia ministeriale e i parlamentari sudtirolesi a Roma, con l'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico (AEEGSI), con i responsabili decisionali della Commissione UE a Bruxelles, con il GSE competente per la liquidazione degli incentivi e, naturalmente, con l’Amministrazione provinciale altoatesina. Gli argomenti trattati sono sempre temi chiave per l’economia energetica, come
l’articolazione delle tariffe, l’entità degli incentivi pubblici, le disposizioni in materia di sicurezza per le centrali elettriche, l’unbundling funzionale tra produzione, trading e distribuzione, oppure i nuovi meccanismi di regolamentazione delle centrali di teleriscaldamento locali
SEV è sempre attenta a ogni minimo sviluppo e, in veste di “difensore” dei propri soci, interviene con tempestività ed
efficienza. “È proprio quest’attività di lobby a distinguerci dalle altre aziende di servizi operanti nel panorama energetico”, ha sottolineato il direttore Rudi Rienzner. In tema di unbundling funzionale, in stretta collaborazione con i parlamentari SVP, SEV intende tutelare da questa procedura le aziende con meno di 25.000 clienti attraverso una clausola “de minimis”. Nel
gennaio 2016, il senatore SVP Hans Berger ha presentato un’istanza di modifica concordata con SEV, per cui è attesa a maggio l’approvazione della relativa proposta di legge da parte del Senato.
Raiffeisen, avvenuta nel lontano inverno 2006. L’Unione ha infatti accresciuto ulteriormente il proprio personale per far fronte ad alcuni ambiti di servizi centralizzati, che in passato erano stati esternalizzati e che ora saranno svolti
internamente, come la negoziazione di energia o la creazione di un centro di calcolo. Tale espansione ha richiesto una nuova struttura organizzativa, articolata in quattro ambiti principali: service, data, mobility e trading. La “nuova” SEV è stata presentata oggi alle aziende aderenti, in occasione dell’assemblea generale che si è svolta a porte chiuse a Castel Firmiano.
Il 1° maggio entrerà in esercizio il nuovo centro di calcolo (SEV Data): SEV si farà così carico della telelettura dei contatori per i distributori di energia, nonché della gestione delle reti sotto il profilo tecnico-amministrativo e dell’elaborazione dei dati dei clienti per l’emissione delle fatture. Da aprile dello scorso anno, SEV è stata ammessa alla Borsa elettrica di Milano in veste di trader e, da allora, i suoi soci possono svolgere tutte le operazioni di compravendita di energia attraverso la sua
struttura. In tal modo, l’Unione schiude ai propri membri l’accesso a mercati energetici complessi: delegando la negoziazione di energia a SEV, i soci non supportano solo la loro azienda, poiché gli utili derivanti vengono investiti nel
miglioramento e nello sviluppo dell’offerta di servizi, sempre a loro beneficio.
“Ora siamo in grado di coprire tutti gli ambiti che rivestono importanza per i nostri soci”, ha affermato il presidente Hanspeter Fuchs oggi nel suo discorso di benvenuto. Tale espansione ha richiesto una nuova struttura organizzativa, articolata in quattro ambiti principali: Sev Service, Sev Data, Sev Mobility e Sev Tading.
Rispetto al comparto “mobility”, nella primavera 2016, SEV ha negoziato con Nissan, produttore di Leaf, il veicolo
elettrico più venduto, un’offerta full service che consente a soci e non soci l’acquisto delle vetture di questa casa automobilistica a prezzi vantaggiosi. Lo sconto concesso da SEV eccede, tra l’altro, l’entità del premio provinciale per l’acquisto di auto elettriche, rendendone l’utilizzo ancora più allettante.
SEV non si propone “solo” come fornitore di servizi, ma esercita anche con successo l’attività di lobby, rappresentando i propri soci e prestando servizi concreti. L’Unione interloquisce infatti con la burocrazia ministeriale e i parlamentari sudtirolesi a Roma, con l'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico (AEEGSI), con i responsabili decisionali della Commissione UE a Bruxelles, con il GSE competente per la liquidazione degli incentivi e, naturalmente, con l’Amministrazione provinciale altoatesina. Gli argomenti trattati sono sempre temi chiave per l’economia energetica, come
l’articolazione delle tariffe, l’entità degli incentivi pubblici, le disposizioni in materia di sicurezza per le centrali elettriche, l’unbundling funzionale tra produzione, trading e distribuzione, oppure i nuovi meccanismi di regolamentazione delle centrali di teleriscaldamento locali
SEV è sempre attenta a ogni minimo sviluppo e, in veste di “difensore” dei propri soci, interviene con tempestività ed
efficienza. “È proprio quest’attività di lobby a distinguerci dalle altre aziende di servizi operanti nel panorama energetico”, ha sottolineato il direttore Rudi Rienzner. In tema di unbundling funzionale, in stretta collaborazione con i parlamentari SVP, SEV intende tutelare da questa procedura le aziende con meno di 25.000 clienti attraverso una clausola “de minimis”. Nel
gennaio 2016, il senatore SVP Hans Berger ha presentato un’istanza di modifica concordata con SEV, per cui è attesa a maggio l’approvazione della relativa proposta di legge da parte del Senato.