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Salvataggio dal Senato

Il 2 agosto, dopo un lungo tira e molla, il Senato ha approvato il disegno di legge in materia di concorrenza e tutela dei consumatori (DDL Concorrenza), con 146 voti favorevoli e 113 contrari. Questa legge contiene una deroga importantissima per i piccoli e medi distributori di energia altoatesini. In base a una delibera dell’Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico (AEEGSI) del 2015, infatti, tutti questi soggetti sarebbero tenuti a una separazione organizzativa e funzionale dei vari ambiti (produzione trading e distribuzione). Il passaggio di testo rielaborato da SEV e interamente recepito dal Senato, esonera ora le piccole-medie realtà con meno di 25.000 clienti da tale procedura farraginosa.

Questa deroga era stata proposta dal direttore di SEV Rudi Rienzner, formulata dall’ufficio legale di SEV e caldeggiata da Hans Berger e Albrecht Plangger, rispettivamente al Senato e alla Camera. Già a dicembre 2015, il direttore di SEV Rudi Rienzner, Albrecht Plangger e i funzionari di AEEGSI si erano confrontati su questa tematica. A gennaio 2016, Hans Berger aveva quindi presentato al Senato un emendamento che accoglieva la deroga formulata da SEV, con cui l’Italia recepiva nel diritto nazionale alcune direttive comunitarie e che costituisce la base per la citata delibera di AEEGSI. Il 24 maggio 2016, la X Commissione legislativa del Senato (Attività produttive, commercio, turismo), di cui Hans Berger è membro, accoglieva tale emendamento di SEV, in accordo con AEEGSI. Il Senato aveva già approvato in prima lettura, il 3 maggio 2017, la
proposta di legge e ha quindi dovuto confermare con un ulteriore passaggio la legge, dopo alcuni emendamenti accolti dalla Camera.

“A differenza di altre aziende di servizi altoatesine”, ha affermato il direttore di SEV Rudi Rienzner, “noi non abbiamo sviluppato offerte a pagamento per un’efficace separazione funzionale, come richiesto dalla legge, ma abbiamo contribuito in misura decisiva, grazie alla nostra attività di lobby, a bloccare tale richiesta”. “Noi siamo l’energia dell’Alto Adige e ciò implica anche tutelare gli interessi dei nostri soci, a Roma come a Bruxelles o a Bolzano. Non dimentichiamo infine che, come società cooperativa, SEV è un’organizzazione no profit, i cui ricavi vengono investiti per migliorare la propria gamma di servizi e non per essere distribuiti agli azionisti”.
 




 
 
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