Parola d’ordine biogas
Federazione Energia Alto Adige (SEV) si è incontrata, presso la sua sede amministrativa di Bolzano, con gli esponenti di oltre 30 impianti altoatesini di biogas, illustrando la molteplicità dei propri servizi e sottolineando la disponibilità a tutelare i loro interessi. “Poiché gli incentivi per la produzione energetica con biogas stanno scadendo”, ha affermato Rudi Rienzner, direttore di SEV, “le aziende locali sono costrette a individuare possibilità di impiego alternative e a dipendere dal nostro supporto”. Proprio in questo settore, si registrerebbe “un forte potenziale, che in Alto Adige non è ancora sfruttato”.
In fine dei conti, l’impiego di biogas rappresenta un elemento importante per rimpiazzare i vettori fossili, come il petrolio e il gas metano, con fonti rinnovabili. In un esaustivo documento programmatico consegnato all’amministrazione
provinciale ad agosto, Federazione Energia Alto Adige proponeva l’impiego di biogas in sostituzione dei carburanti di origine fossile per alimentare autovetture e autocarri: il biogas può essere infatti utilizzato per ottenere sia il metano liquido sia l’idrogeno, importante carburante del futuro. Alla luce dei programmi d’incentivo dell’europeo Green Deal e del Recovery Fund, SEV ha presentato anche alcuni progetti concreti per l’utilizzo di biogas, come la realizzazione di un impianto di liquefazione in Wipptal o la costruzione a Brunico di una struttura per la conversione a idrogeno.
In Alto Adige operano oltre 30 impianti a biogas, che impiegano i gas di liquame, letame e rifiuti organici per la produzione di elettricità e calore. Sfruttando tutte le risorse in biomassa della provincia, sarebbe possibile coprire il fabbisogno annuale per l’illuminazione pubblica in tutta la provincia o fornire energia a 20.000 famiglie per un anno intero, come emerso da uno studio della sezione Energia & ambiente di TIS innovation park, pubblicato nel 2020.
In fine dei conti, l’impiego di biogas rappresenta un elemento importante per rimpiazzare i vettori fossili, come il petrolio e il gas metano, con fonti rinnovabili. In un esaustivo documento programmatico consegnato all’amministrazione
provinciale ad agosto, Federazione Energia Alto Adige proponeva l’impiego di biogas in sostituzione dei carburanti di origine fossile per alimentare autovetture e autocarri: il biogas può essere infatti utilizzato per ottenere sia il metano liquido sia l’idrogeno, importante carburante del futuro. Alla luce dei programmi d’incentivo dell’europeo Green Deal e del Recovery Fund, SEV ha presentato anche alcuni progetti concreti per l’utilizzo di biogas, come la realizzazione di un impianto di liquefazione in Wipptal o la costruzione a Brunico di una struttura per la conversione a idrogeno.
In Alto Adige operano oltre 30 impianti a biogas, che impiegano i gas di liquame, letame e rifiuti organici per la produzione di elettricità e calore. Sfruttando tutte le risorse in biomassa della provincia, sarebbe possibile coprire il fabbisogno annuale per l’illuminazione pubblica in tutta la provincia o fornire energia a 20.000 famiglie per un anno intero, come emerso da uno studio della sezione Energia & ambiente di TIS innovation park, pubblicato nel 2020.