Lo sguardo al futuro energetico
Rudi Rienzner, direttore di SEV, è stato nominato in seno al comitato scientifico e strategico dell’autorevole Istituto per la protezione del clima, energia e la mobilità (IKEM) di Berlino. Lunedì 25 novembre, quest’organismo si è riunito nella capitale tedesca per discutere sui possibili temi legati all’attività di ricerca dell’IKEM, come le strategie di attuazione della svolta energetica, il futuro dell’approvvigionamento di calore o i nuovi modelli commerciali per le imprese. Fanno parte del comitato
20 personalità provenienti dal mondo della politica, dell’economia e della scienza, come Jürgen Trittin, deputato al Bundestag tedesco ed ex ministro federale per l’ambiente, la protezione della natura e la sicurezza dei reattori, Manfred Vohrer, membro onorario del Parlamento europeo, e Sabine Nallinger, consigliera comunale della città di Monaco di Baviera.
“Nell’arco alpino”, ha affermato Rudi Rienzner, parlando della sua adesione al comitato IKEM, la svolta energetica ha
preso piede già da tempo: le centrali elettriche lavorano prevalentemente con energia idroelettrica, la maggior parte delle centrali di teleriscaldamento sfrutta la biomassa quale combustibile e l’approvvigionamento organizzato su basi
decentralizzate si è rivelato moderno e lungimirante. Partendo da questa tradizione, desidero dare il mio contributo a una gestione innovativa del futuro energetico all’interno di una rete scientifica europea”.
IKEM opera dal 2009 quale associazione di pubblica utilità ed ente di ricerca indipendente, oltre a essere riconosciuto quale organizzazione non governativa dalle Nazioni Unite. In veste di istituto climatico leader in Germania con una cinquantina di collaboratori, è impegnato nella ricerca sulle principali questioni che ruotano intorno alla svolta energetica e alla mobilità, focalizzando l’attenzione sulle interazioni tra protezione climatica, diritto, economia e politica, nonché l’accettazione di questo processo. I progetti dell’istituto vengono sostenuti da programmi di ricerca nazionale ed europei; tra i suoi committenti si contano enti pubblici e aziende private, partiti e ministeri regionali e federali tedeschi.
20 personalità provenienti dal mondo della politica, dell’economia e della scienza, come Jürgen Trittin, deputato al Bundestag tedesco ed ex ministro federale per l’ambiente, la protezione della natura e la sicurezza dei reattori, Manfred Vohrer, membro onorario del Parlamento europeo, e Sabine Nallinger, consigliera comunale della città di Monaco di Baviera.
“Nell’arco alpino”, ha affermato Rudi Rienzner, parlando della sua adesione al comitato IKEM, la svolta energetica ha
preso piede già da tempo: le centrali elettriche lavorano prevalentemente con energia idroelettrica, la maggior parte delle centrali di teleriscaldamento sfrutta la biomassa quale combustibile e l’approvvigionamento organizzato su basi
decentralizzate si è rivelato moderno e lungimirante. Partendo da questa tradizione, desidero dare il mio contributo a una gestione innovativa del futuro energetico all’interno di una rete scientifica europea”.
IKEM opera dal 2009 quale associazione di pubblica utilità ed ente di ricerca indipendente, oltre a essere riconosciuto quale organizzazione non governativa dalle Nazioni Unite. In veste di istituto climatico leader in Germania con una cinquantina di collaboratori, è impegnato nella ricerca sulle principali questioni che ruotano intorno alla svolta energetica e alla mobilità, focalizzando l’attenzione sulle interazioni tra protezione climatica, diritto, economia e politica, nonché l’accettazione di questo processo. I progetti dell’istituto vengono sostenuti da programmi di ricerca nazionale ed europei; tra i suoi committenti si contano enti pubblici e aziende private, partiti e ministeri regionali e federali tedeschi.