Controcorrente
Il 1 marzo entra in vigore la nuova legge sulla pesca. Per la Federazione Energia Alto Adige SEV non è un giorno di festa. SEV aveva chiesto un rinvio al Consiglio provinciale per poter valutare meglio la bozza. "In molti punti il testo è purtroppo lacunoso, non ben elaborato, inefficace e persino irritante", commenta il direttore di SEV Rudi Rienzner in merito alla legge.
È difficile comprendere, ad esempio, come una legge sulla pesca possa, tra l'altro, prevedere nuove norme sulle quantità d'acqua residue che sono già regolamentate nel piano di utilizzo delle acque e nel piano di protezione delle acque, interferendo così direttamente con le attività delle centrali idroelettriche. La SEV evidenzia che l'energia idroelettrica è un elemento chiave indispensabile per risolvere il problema climatico. Ciò è ampiamente dimostrato dalle cifre. La produzione di energia idroelettrica è pari a un sesto dell'energia elettrica fornita a livello mondiale e quindi superiore a quella di tutte le altre fonti di energia rinnovabile messe insieme. In Italia, l'energia idroelettrica è la più importante fonte di energia "verde" e in Alto Adige fornisce quasi il 90% dell'energia elettrica prodotta.
Rudi Rienzner: "Le piccole centrali idroelettriche contribuiscono innanzitutto alla formazione di cicli economici locali e rafforzano le comunità dei paesi e delle valli". E aggiunge: "Tutti vogliono la transizione energetica, ma nessuno a casa propria. Proprio coloro i quali gridano più forte per la transizione energetica impediscono nuove iniziative sostenibili. Negli ultimi decenni le cooperative, le imprese comunali e le aziende municipalizzate hanno fatto più di chiunque altro per il clima e l'ambiente con le loro centrali idroelettriche di piccole e medie dimensioni".
È incomprensibile che l'importo delle multe per il deflusso minimo vitale, per il quale l'esperienza dimostra che l'operatore non è sempre responsabile, sia determinato dalla legge sulla pesca in base alla potenza nominale di una centrale elettrica. Prima di emettere sanzioni eccessive, l'azienda coinvolta dovrebbe essere contattata e ascoltata.
Quando si rinnovano le concessioni idriche o si progettano nuove centrali elettriche, i gestori sono tenuti a pagare una compensazione per la riduzione del valore dei diritti di pesca. Per evitare richieste eccessive, la SEV è favorevole alla preparazione obbligatoria di una relazione di valutazione da parte di un esperto indipendente o all'intermediazione, imparziale, nelle controversie da parte dell'Ufficio per la caccia e la pesca. Gli accordi privati previsti dalla legge sarebbero difficilmente realizzabili. Un altro punto critico: l’Unione Pesca Alto Adige, in quanto associazione più rappresentativa dei proprietari e dei detentori di diritti di pesca, ha il diritto di "svolgere attività di interesse pubblico per conto dell’Amministrazione e di concludere i relativi accordi". In altri settori, secondo la SEV, è difficilmente concepibile che un gruppo di interesse di diritto privato possa svolgere servizi per la pubblica amministrazione.
La Federazione Energia Alto Adige SEV - il più importante gruppo di interesse che rappresenta le centrali idroelettriche nel nostro territorio - è stata consultata solo nell'agosto 2021, quando è stata presentata una prima bozza di testo, sebbene la legge sulla pesca abbia effetti di vasta portata sulla produzione di energia da fonte idroelettrica e SEV disponga di preziose competenze proprio in questo settore. "Sarebbe stato certamente più corretto e sensato parlare con noi della legge anche in occasione delle ulteriori consultazioni, per evitare errori tecnici e disposizioni lontane dalla realtà già durante la fase iniziale", afferma il direttore della SEV Rudi Rienzner.
È difficile comprendere, ad esempio, come una legge sulla pesca possa, tra l'altro, prevedere nuove norme sulle quantità d'acqua residue che sono già regolamentate nel piano di utilizzo delle acque e nel piano di protezione delle acque, interferendo così direttamente con le attività delle centrali idroelettriche. La SEV evidenzia che l'energia idroelettrica è un elemento chiave indispensabile per risolvere il problema climatico. Ciò è ampiamente dimostrato dalle cifre. La produzione di energia idroelettrica è pari a un sesto dell'energia elettrica fornita a livello mondiale e quindi superiore a quella di tutte le altre fonti di energia rinnovabile messe insieme. In Italia, l'energia idroelettrica è la più importante fonte di energia "verde" e in Alto Adige fornisce quasi il 90% dell'energia elettrica prodotta.
Rudi Rienzner: "Le piccole centrali idroelettriche contribuiscono innanzitutto alla formazione di cicli economici locali e rafforzano le comunità dei paesi e delle valli". E aggiunge: "Tutti vogliono la transizione energetica, ma nessuno a casa propria. Proprio coloro i quali gridano più forte per la transizione energetica impediscono nuove iniziative sostenibili. Negli ultimi decenni le cooperative, le imprese comunali e le aziende municipalizzate hanno fatto più di chiunque altro per il clima e l'ambiente con le loro centrali idroelettriche di piccole e medie dimensioni".
È incomprensibile che l'importo delle multe per il deflusso minimo vitale, per il quale l'esperienza dimostra che l'operatore non è sempre responsabile, sia determinato dalla legge sulla pesca in base alla potenza nominale di una centrale elettrica. Prima di emettere sanzioni eccessive, l'azienda coinvolta dovrebbe essere contattata e ascoltata.
Quando si rinnovano le concessioni idriche o si progettano nuove centrali elettriche, i gestori sono tenuti a pagare una compensazione per la riduzione del valore dei diritti di pesca. Per evitare richieste eccessive, la SEV è favorevole alla preparazione obbligatoria di una relazione di valutazione da parte di un esperto indipendente o all'intermediazione, imparziale, nelle controversie da parte dell'Ufficio per la caccia e la pesca. Gli accordi privati previsti dalla legge sarebbero difficilmente realizzabili. Un altro punto critico: l’Unione Pesca Alto Adige, in quanto associazione più rappresentativa dei proprietari e dei detentori di diritti di pesca, ha il diritto di "svolgere attività di interesse pubblico per conto dell’Amministrazione e di concludere i relativi accordi". In altri settori, secondo la SEV, è difficilmente concepibile che un gruppo di interesse di diritto privato possa svolgere servizi per la pubblica amministrazione.
La Federazione Energia Alto Adige SEV - il più importante gruppo di interesse che rappresenta le centrali idroelettriche nel nostro territorio - è stata consultata solo nell'agosto 2021, quando è stata presentata una prima bozza di testo, sebbene la legge sulla pesca abbia effetti di vasta portata sulla produzione di energia da fonte idroelettrica e SEV disponga di preziose competenze proprio in questo settore. "Sarebbe stato certamente più corretto e sensato parlare con noi della legge anche in occasione delle ulteriori consultazioni, per evitare errori tecnici e disposizioni lontane dalla realtà già durante la fase iniziale", afferma il direttore della SEV Rudi Rienzner.