Calore di casa
26.05.2014
Convenienti, sostenibili, innovative: in Alto Adige, le centrali di teleriscaldamento a biomassa rimpiazzano gli impianti alimentati con vettori fossili, dando così un importante contributo alla tutela ambientale.
Inoltre, attraverso la combustione di cippato locale, le aziende stimolano i circoli economici regionali, impiegando tecnologie sempre all’avanguardia. Unione Energia Alto Adige supporta le centrali termiche in questo processo volto a un migliore sfruttamento di calore.
Il teleriscaldamento conviene sempre: per i consumatori e per l’economia locale
In base a una stima del Centro Tutela Consumatori Utenti, il teleriscaldamento è decisamente più conveniente rispetto a un
sistema tradizionale alimentato a olio combustibile o gas metano. EURAC ha inoltre accertato che, grazie alla centrale di Brunico, si è ottenuta una riduzione delle polveri fini del 90 percento, di biossido di zolfo del 42 percento e di monossido di carbonio del 27 percento.
Contemporaneamente, si crea valore aggiunto, riducendo la dipendenza dai grandi importatori. “Le centrali di
teleriscaldamento danno così un contributo decisivo alla creazione di nuovi posti di lavoro e alla salvaguardia di quelli esistenti”, scrive EURAC. In altre parole, a fronte di ogni euro speso dalle famiglie per il teleriscaldamento, 70 centesimi rimangono in Alto Adige, rispetto ai 22 dei sistemi di riscaldamento tradizionali.
Hanspeter Fuchs
Presidente di Unione Energia Alto Adige
Inoltre, attraverso la combustione di cippato locale, le aziende stimolano i circoli economici regionali, impiegando tecnologie sempre all’avanguardia. Unione Energia Alto Adige supporta le centrali termiche in questo processo volto a un migliore sfruttamento di calore.
Il teleriscaldamento conviene sempre: per i consumatori e per l’economia locale
In base a una stima del Centro Tutela Consumatori Utenti, il teleriscaldamento è decisamente più conveniente rispetto a un
sistema tradizionale alimentato a olio combustibile o gas metano. EURAC ha inoltre accertato che, grazie alla centrale di Brunico, si è ottenuta una riduzione delle polveri fini del 90 percento, di biossido di zolfo del 42 percento e di monossido di carbonio del 27 percento.
Contemporaneamente, si crea valore aggiunto, riducendo la dipendenza dai grandi importatori. “Le centrali di
teleriscaldamento danno così un contributo decisivo alla creazione di nuovi posti di lavoro e alla salvaguardia di quelli esistenti”, scrive EURAC. In altre parole, a fronte di ogni euro speso dalle famiglie per il teleriscaldamento, 70 centesimi rimangono in Alto Adige, rispetto ai 22 dei sistemi di riscaldamento tradizionali.
Hanspeter Fuchs
Presidente di Unione Energia Alto Adige